Lamezia, Giorno della Memoria: ricordo e il sacrificio dei martiri lametini

Lamezia Terme – Nel Giorno della Memoria, anche a Lamezia è vivo il ricordo dei deportati o delle vittime dell’Olocausto. Fra questi, Gaetano Renda che nacque il 20 ottobre 1923 a Sambiase, morto due anni fa. Soldato del 17mo reggimento di fanteria “Acqui”, ricevette il 2 giugno 2013 la medaglia d’onore concessa dallo Stato ai cittadini italiani deportati nei lager nazisti in Polonia. Sopravvisse all’eccidio di Cefalonia e spesso raccontava quei momenti drammatici in cui insieme ad altri fu costretto a scavare la fossa dove vennero seppelliti i cadaveri dei marinai e degli altri civili dopo essere stati cosparsi di benzina e bruciati. Renda si dovette arruolare nel maggio del 1942, dopo aver compiuto la maggiore età, e da quel momento ad attenderlo, diverse destinazioni di guerra, fino a Cefalonia. Quando fu trasferito sull’Isola che venne informato dagli abitanti del posto delle fucilazioni di massa dei suoi commilitoni. Tanti i soldati italiani e anche calabresi, vittime di fucilazioni, deportazioni e internamenti. Si parla di uno degli episodi più bui della Seconda guerra mondiale, quando i soldati del Regio Esercito, dopo la firma dell’armistizio dell’8 settembre del 1943, furono attaccati dai soldati tedeschi per il loro rifiuto di consegnare le armi.Una storia che è l’emblema di quelle atrocità commesse dai nazisti e che fecero milioni e milioni di morti. Così come è sempre importante ricordare il sacrificio per la conquista della libertà dopo il Fascismo in Italia. E anche in questo caso, vale la pena ricordare ai più giovani, la storia dei due partigiani, Vinicio Cortese nato a Nicastro il 20 gennaio 1921 e Domenico Petruzza nato a Nicastro il 22 gennaio 1922, che sacrificarono la loro vita per l’affermazione della libertà. Furono insigniti dalla medaglia d’oro al valor militare.