“Calabria da costruire insieme”: Progetto Sud lancia cinque proposte

Lamezia Terme – La rete della Comunità Progetto Sud, in questo periodo preelettorale impegnativo, sottopone “alla popolazione e a coloro che intendono corresponsabilizzarsi nell’agone politico partitico, alcune proposte prioritarie di natura politica e sociale, perché aspiriamo a costruire insieme”. Cinque punti sui quali il Presidente Comunità Progetto Sud, don Giacomo Panizza, pone l’attenzione: “Un governo regionale capace di amalgamare etica e politica, per portare la Calabria ad accrescere persone e gruppi amanti della libertà di lavoro, di pensiero e di partecipazione ampia, non clanica ma aperta a un “noi” sempre più collettivo; Una politica ordinaria in cui la popolazione si senta a casa sui territori e negli ambiti istituzionali, curando che le persone e le fasce sociali fragili vengano sostenute a emanciparsi nei loro diritti e nei loro doveri; Una politica di comparti multilivello democratici, capaci di governareper il bene comune e di attuare governance con le molteplici realtà interessate ai beni comuni (acqua, aria, terra, ambiente, ecc.), e alla efficacia ed efficienza dei servizi per la vita sociale, l’economia, la finanza e la cultura; Un governo regionale responsabile più che nel passato, competente al governo democratico del Welfare e della solidarietà pubblica, privata e sociale, valorizzando la sussidiarietà e il mutualismo, con riguardo ai temi della salute (es.: ospedali efficienti ma anche servizi territoriali diffusi, quali le case della salute/di comunità e il budget di salute); del sociale (con più servizi); la cultura nei suoi aspetti vari; Una competenza a governare la tradizionale imprenditoriacome anche quella ideata dai giovani attraverso nuovi strumenti, offrendo infrastrutturazione digitale, valorizzando l’agricoltura, il turismo, i trasporti, il commercio, le piccole e medie imprese, e non solo; Un governo regionale democratico, alla luce della Costituzione italiana, non deve aver paura della democrazia sociale, della sussidiarietà, dei movimenti giovanili o delle famiglie o delle categorie di autotutela delle persone con disabilità, o di chi lotta per debellare la povertà e i poteri criminali ancora attivi sui nostri territori e deleteri ai diritti delle popolazioni e alla condotta delle istituzioni democratiche della nostra regione Calabria”.