Angsa Catanzaro: “Ora basta indifferenza sulla disabilità”

Catanzaro – In una nota l’Angsa Catanzaro espone il dispiacere in merito all’inerzia dell’Asp di Catanzaro sulla tematica della disabilità. “L’inerzia dell’ASP di Catanzaro, delle strutture convenzionate e del Comune di Catanzaro sulla disabilità e, in particolare, sull’autismo è diventato inaccettabile”, esordiscono. “L’Angsa di Catanzaro, scrivono, preso atto che nella provincia di Catanzaro sono stati effettuati dei Glo con l’assenza dei responsabili della neuropsichiatria infantile e quindi dell’Asp di Catanzaro; visto e considerato che a norma di legge l’Asp di Catanzaro non ha dato corretta esecuzione al disposto di cui all’art. 12 della legge n. 104/92; che tale norma, in specie, prevede la costituzione di un team a livello di singola istituzione scolastica, Glo, che ha il compito di curare le azioni concrete intraprese per ogni singolo alunno con disabilità e che ha, tra l’altro, la funzione di definire il Profilo di Funzionamento e il Pei; e oltretutto visto e considerato che l’Asp, dalla insorgenza della emergenza epidemiologica, non effettua le prestazioni ambulatoriali ai minori disabili né in presenza (per riferita mancanza dei necessari DPI onde prevenire il rischio del contagio da Covid-19) né in teleassistenza. Denuncia pubblicamente come ci si possa accontentare del nulla rispetto alla Disabilità e, nello specifico, rispetto a una condizione come quella autistica che invece avrebbe bisogno di tutto, dalle terapie specifiche idonee come terapia cognitivo comportamentale Aba e non solo di logopedia e psicomotricita (cosi come previsto anche da tante sentenze del Tar), all’assistenza, così come previsto per legge, da parte delle Asp su programmazione del progetto di vita, definizione del Pei attraverso Glo e quant’altro. Insomma, sappiamo quanto le Asp siano in difficoltà ma ciò non può ripercuotersi sulle famiglie che hanno già a che fare con la quotidiana lotta con la disabilità e tutte le sue ripercussioni dal punto di vista sociale, familiare, lavorativo, relazionale e psico-fisico”. “Diciamo basta, rimarcano, a questa inerzia e disinteresse nei confronti della disabilità e nello specifico dell’autismo. Non siamo più disposti ad accettare che la neuropsichiatria infantile sia considerata la Cenerentola dell’azienda sanitaria quando invece bisognerebbe rafforzarla in personale qualificato e in strumentazione idonea. Sappiamo quanto il personale della neuropsichiatria infantile sia in fermento per potersi adoperare al meglio e quanto cerchi di dare risposte alle esigenze delle famiglie. Per questo chiediamo al commissario Longo e alle istituzioni tutte (regione e comune), nonché alle forze politiche senza distinzione alcuna, di farsi carico delle problematiche relative alla disabilità e all’autismo nello specifico prevedendo da adesso in poi un referente sulla disabilita presso il comune. Nessun cambiamento e nessuna società potrà dirsi evoluta e civile fin quando non si porrà la dovuta attenzione alle persone più fragili. Aspettiamo anche con trepidazione i famosi piani di zona per individuare anche sulla disabilità e quindi sull’ autismo percorsi virtuosi nella nostra città. Ma anche qui l’inerzia della politica comunale in tal senso ci da poche speranze. Ultimo ma non per importanza non è previsto alcun piano vaccinale per le persone con disabilita che avrebbero bisogno, come previsto a livello nazionale, di un’attenzione particolare è urgente”. “Ci riserviamo quindi, concludono, di intraprendere qualsiasi strada da quella giudiziaria a quella della protesta sociale forte e decisa, per assicurare ai nostri figli un futuro in cui alla persona disabile siano garantiti tutti i suoi diritti. In tal senso, lanciamo un appello a tutte le associazioni che si occupano di disabilità ad unirsi alla nostra denuncia e protesta. Basta con l’incompetenza e l’indifferenza”.